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 Quali sono le proprietà di gymnema e cromo?

Il ruolo della gymnema e del cromo nella regolazione dei livelli di glucosio nel sangue

Il metabolismo dei carboidrati nell’organismo produce zuccheri semplici, tra cui il glucosio. La regolazione di questi processi è fondamentale per il corretto funzionamento delle cellule e dei tessuti. In questo articolo spiegheremo perché è importante mantenere livelli di glucosio adeguati e forniremo consigli su come evitarne una quantità eccessiva nel sangue, che potrebbe comportare danni alla salute.

Cos’è la glicemia?

Mediante i processi metabolici, gli zuccheri che assumiamo con l’alimentazione vengono trasformati in altre sostanze, tra cui il glucosio. Quest’ultimo, trasportato nelle cellule attraverso il sangue, fornisce alle stesse e ai tessuti l’energia di cui necessitano per funzionare1. Il livello di glucosio nel sangue, noto in ambito clinico come glicemia, varia nell’arco della giornata.

È controllato da due ormoni, insulina e glucagone, entrambi sintetizzati dal pancreas. Un’inadeguata produzione di insulina o l’alterazione del suo assorbimento da parte delle cellule e dei tessuti - condizione nota come insulinoresistenza - può comportare la presenza di un elevato livello di glucosio nel sangue2.

Il glucagone svolge una funzione regolatrice quando la glicemia è troppo bassa. Questo ormone ha infatti un ruolo chiave nella regolazione dei livelli di glucosio, promuovendone la sintesi nel fegato attraverso meccanismi di varia natura. L’insulina e il glucagone intervengono sulla glicemia, mantenendola in equilibrio; un’alterazione di questi ormoni è associata a processi iperglicemici3.

Gymnema

Se i livelli di glucosio nel sangue sono troppo bassi (ipoglicemia) o troppo alti (iperglicemia), possono verificarsi problemi di salute4. Nel caso dell’iperglicemia, nello specifico, i sintomi includono sensazione di secchezza delle fauci, visione offuscata, senso di stanchezza o frequente bisogno di urinare4, nonché un possibile indebolimento del sistema immunitario, con conseguente aumento del rischio di infezioni2.

Fattori che contribuiscono all’iperglicemia

Tra le possibili cause dell’iperglicemia figurano l’alimentazione inadeguata, con l’assunzione eccessiva di zuccheri e carboidrati raffinati, un’insufficiente produzione di insulina da parte dell’organismo, il sovrappeso, l’utilizzo di determinati farmaci, la sedentarietà, alcune patologie o un grave stato di stress5.

Un altro fattore potenzialmente scatenante è la bassa sensibilità del nostro organismo all’insulina, nota come insulinoresistenza3. Questa condizione implica che le cellule e i tessuti non rispondano correttamente all’insulina, riducendone la possibilità di assorbire il glucosio presente nel sangue.

Per abbassare la glicemia si può intervenire in diversi modi7: modificando la propria alimentazione – riducendo l’apporto di carboidrati raffinati (zuccheri) e prediligendo diete equilibrate come quella mediterranea, che prevede cereali integrali, grassi sani e proteine ad alto valore biologico – e praticando attività fisica aerobica (camminata, corsa, ciclismo, nuoto, yoga ecc.)7.

Il ruolo del cromo nell’assorbimento del glucosio

È stato dimostrato che il cromo svolge un ruolo importante nella regolazione dei livelli di glucosio nel sangue, contribuendo a preservarne l’equilibrio8. Questa sostanza, nello specifico, aiuta a potenziare l’azione dell’insulina e quindi a ridurre l’insulinoresistenza dei tessuti e delle cellule9. Un basso livello di cromo nell’organismo è infatti associato a una glicemia elevata10.

Il cromo è fondamentale per il corretto funzionamento delle vie metaboliche, poiché interviene nel metabolismo degli zuccheri e dei lipidi; ciononostante, si tende ad assumerne una quantità insufficiente attraverso l’alimentazione9. È stato dimostrato che l’integrazione di cromo aiuta a mantenere normali i livelli di glicemia11.

Gymnema, una pianta che regolarizza la glicemia12

Gymnema è il nome comune della Gymnema sylvestre R. Br., una pianta rampicante che cresce in diverse aree dell’Asia, dell’Africa e dell’Oceania. Viene tradizionalmente utilizzata nelle zone d’origine, come l’India, dove le sue virtù sono ben note e le sono valse il nome di gurmar, che in Hindi significa “distruttrice di zucchero”12.

Le foglie di Gymnema contengono acido gymnemico, un composto organico che inibisce temporaneamente i recettori della lingua che rilevano il gusto dolce, senza tuttavia alterare la percezione degli altri sapori13. Questa sostanza agisce bloccando il desiderio14 di alimenti dolci per un certo periodo di tempo, rivelandosi particolarmente utile nelle diete dimagranti, poiché riduce l’appetito e dunque l’assunzione di calorie15,16. Nelle foglie di gymnema sono presenti anche altri elementi, come saponine, terpenoidi e flavonoidi.

Oltre a inibire la percezione del gusto dolce, l’acido gymnemico si lega ai recettori delle cellule intestinali, contribuendo a ridurre l’assorbimento degli zuccheri17. Pertanto, il consumo di foglie di gymnema aiuta a mantenere normali livelli di glucosio nel sangue18.

Sul sito web di Anastore è disponibile un integratore contenente estratto secco di foglie di gymnema (ad alto contenuto di acido gymnemico) e cromo. L’acido gymnemico e il cromo aiutano a mantenere una glicemia normale. Il prodotto è di altissima qualità, privo di allergeni e di OGM.

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Bibliografia

  1. Gurung and Jialal (2021). Plasma Glucose. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing.
  2. Wilcox (2005). Insulin and Insulin Resistance. Clinical Biochemist Reviews. 26(2): 19–39.
  3. Jiang and Zhang (2003). Glucagon and regulation of glucose metabolism. American Journal Of Physiology-Endocrinology And Metabolism. 296(3):E415-21.
  4. Naegeli et al. (2010). A psychometric evaluation of the Diabetes Symptom Checklist-Revised (DSC-R) cognitive distress, fatigue, hyperglycemia, and hypoglycemia subscales in patients with type 1 and type 2 diabetes. Diabetology & Metabolic Syndrome. 14(6): 1889–1894.
  5. Good to Know: Factors Affecting Blood Glucose. Clinical Diabetes. 36(2):202. 1 - Cefalu and Hu (2004). Role of Chromium in Human Health and in Diabetes. Diabetes Care. 27(11): 2741-2751.
  6. Davies et al. (2018). Management of Hyperglycemia in Type 2 Diabetes, 2018. A Consensus Report by the American Diabetes Association (ADA) and the European Association for the Study of Diabetes (EASD). Diabetes Care. 41(12): 2669–2701.
  7. Reglamento UE 432/2012:establishing a list of permitted health claims made on foods, other than those referring to the reduction of disease risk and to children’s development and health.
  8. Anderson (1997). Chromium as an essential nutrient for humans. Regulatory Toxicology Pharmacology. 26(1 Pt 2):S35-41.
  9. Anderson (2000). Chromium in the prevention and control of diabetes. Diabetes & Metabolism. 26(1):22-7.
  10. Sharma et al. (2011). Beneficial effect of chromium supplementation on glucose, HbA1C and lipid variables in individuals with newly onset type-2 diabetes. Journal of Trace Elements in Medicine and Biology. 25(3):149-53.
  11. Extracted from the European Comission compilation list, under EFSA evaluation (ID 2642).
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