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6 piante per un programma detox naturale

Cos’è la detossificazione dell’organismo? 6 piante per un programma detox naturale

A volte sentiamo il bisogno di “pulire” il nostro organismo, sia per facilitare la perdita di peso o di liquidi, sia per eliminare le tossine che possiamo aver ingerito in pasti occasionalmente inadeguati, e in questo momento la natura può venire in nostro soccorso.

Cos’è la detossificazione?

Il termine detossificazione è molto diffuso e utilizzato al giorno d’oggi: si riferisce al processo con cui il nostro metabolismo favorisce l’eliminazione delle tossine. Questo processo può essere migliorato con l’aiuto di alcune piante.  

È necessario detossificare l’organismo?

Studi recenti hanno confermato che l’accumulo di sostanze tossiche è un fattore determinante per il nostro stato di salute

Tuttavia, le ricerche precedenti hanno prestato poca attenzione ai meccanismi per affrontare e risolvere il problema dell’accumulo di sostanze tossiche provenienti dall’esterno. 

Nonostante ciò, la ricerca scientifica evidenzia l’enorme potenziale dei processi di detossificazione naturale per ripristinare l’equilibrio dell’organismo, riducendo di conseguenza i problemi di salute legati alle sostanze tossiche1

Quali piante aiutano la disintossicazione?

Carciofo 

Il carciofo è un’altra pianta molto conosciuta, ampiamente utilizzata sia in gastronomia sia nella decorazione floreale. Tra i suoi principali benefici, il carciofo contribuisce a mantenere il fegato sano2. Si tratta di una pianta erbacea (Cynara scolymus L.) appartenente al genere Cynara della famiglia delle asteraceae; cresce in territori caratterizzati da un clima temperato e può raggiungere un’altezza tra 1,4 e 2 metri. Produce una rosetta di foglie a noi molto nota. 

Quali sono i benefici del carciofo?

La ricchezza delle sostanze contenute in questa pianta ha portato gli scienziati a considerare l’utilizzo degli estratti di foglie di carciofo per favorire la detossificazione e contribuire al confort intestinale2.

Il carciofo vanta molti altri effetti benefici3:

  • Contribuisce alle normali funzioni di eliminazione urinaria3.
  • Favorisce la funzione escretoria dei reni3.
  • Migliora l’eliminazione renale dell’acqua3.
  • Aiuta a mantenere il flusso dei succhi gastrici e contribuisce al confort intestinale3.

Origine e composizione

Il carciofo è noto fin dall’antichità. Originario del Mediterraneo, si è poi diffuso in tutto il mondo nel corso della storia. In Inghilterra questa pianta è stata introdotta dagli olandesi nel XVI secolo e veniva coltivata nel giardino dello stesso Enrico VIII. Negli Stati Uniti è invece stata importata nel XVIII secolo, dai francesi in Louisiana e dagli spagnoli in California.

Carciofo

Nella sua composizione c’è abbondanza di acqua e carboidrati, tra cui fibre. Contiene inoltre minerali, come sodio, potassio, fosforo e calcio, oltre a vitamina B3 e vitamina C. Contiene anche enzimi come pepsina, chimosina e tripsina.

Equiseto 

Anche l’Equisetum arvense L., conosciuto come equiseto, rientra nella lista delle piante detossificanti. È un arbusto della famiglia delle equisetaceae, ampiamente diffusa in tutta Europa. Potrebbe trattarsi del genere non estinto più antico sulla Terra. Poiché ha bisogno di umidità, è abbastanza comune nei luoghi umidi della costa. È costituito da fusti con rami da 5 a 50 cm.

Quali sono i benefici del equiseto?

Questa pianta è stata ampiamente studiata per dimostrarne gli effetti diuretici4, uso tradizionalmente più diffuso.

  • Favorisce le funzioni di eliminazione dell’organismo5.
  • Favorisce la funzione escretoria dei reni6.
  • Può aiutare a rimineralizzare l’organismo7.

La sua capacità diuretica4 è stata analizzata in vari studi clinici. Tuttavia, c’è ancora molto da esplorare: esistono 30 specie diverse di questa pianta e la ricerca scientifica relativa al suo impiego tradizionale può ancora essere approfondita. Ad ogni modo, gli scienziati ritengono che le specie del genere Equisetum abbiano un grande potenziale8.

Origine e composizione

I germogli di questa pianta vengono consumati come gli asparagi nei paesi asiatici poiché contengono oligoelementi e sali che, a loro volta, contengono minerali come potassio e magnesio. La sua composizione chimica contiene molte sostanze come alcaloidi, flavonoidi, acido silicico, tannino e oli volatili. 

Silimax

L’equiseto è inoltre ricco di composti che proteggono le cellule epatiche dalle sostanze tossiche9, migliorando la funzione del fegato9.

Dente di leone

Il dente di leone comune o Taraxacum officinale Web. è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle asteraceae. Originario dell’Europa, è diffuso in tutto il mondo, con i suoi caratteristici e inconfondibili fiori gialli che, in primavera ed estate, formano grandi mazzi.

Quali sono i benefici del dente di leone?

I benefici del dente di leone sono numerosi:

  • Contribuisce a mantenere l’organismo detossificato stimolando la diuresi (l’escrezione di urina, sia in termini quantitativi sia qualitativi)10.
  • Migliora le funzioni del fegato e della cistifellea11.
  • Favorisce le funzioni epatiche e biliari11.
  • Favorisce il confort digestivo11
  • Favorisce la digestione dei grassi11.
  • Contribuisce a mantenere la corretta funzionalità del tratto urinario12.
  • Contribuisce a mantenere il normale flusso urinario12.

Oggi si ritiene che il dente di leone favorisca le funzioni epatiche e biliari11, come dimostra la ricerca scientifica attuale. Tra i numerosi benefici per la salute, questa pianta contribuisce a mantenere il normale flusso urinario e favorisce la corretta funzionalità del tratto urinario12

Silimax

Diversi studi clinici volti a verificare queste caratteristiche hanno dimostrato che l’estratto di questa pianta stimola la diuresi, con un effetto detossificante per l’organismo10.

Origine e composizione

Già gli antichi Greci apprezzavano gli effetti di questa pianta, che favorisce il confort digestivo1. Era conosciuta anche in Cina, dove, nell’anno 659, Su Jing scrisse un trattato sul consumo del dente di leone come alimento dietetico. I suoi benefici nutrizionali sono stati descritti anche nelle antiche civiltà arabe.

Questa pianta contiene principi amari, flavonoidi, carotenoidi, vitamina B2, vitamina C e potassio. In autunno, la radice contiene inulina fino a una percentuale massima del 40%.  

Betulla

La Betula pendula Roth è una specie vegetale conosciuta come betulla, un albero dal bellissimo tronco argentato che appartiene alla famiglia delle betulacee. Cresce nei boschi di Europa, Asia e America, in zone umide e soleggiate, e può raggiungere i 30 metri di altezza. La raccolta avviene solitamente nei mesi di aprile e maggio. 

Quali sono i benefici della betulla? 

Questa pianta è nota da molti anni per il suo contenuto in oli essenziali, flavonoidi come la quercetina, caroteni, tannini e vitamina C.

I benefici della betulla sono numerosi: 

  • È un detossificante naturale e uno stimolante depurativo da acqua e tossine13
  • Favorisce una buona funzionalità urinaria13.
  • Le erbe che contiene vantano numerose proprietà, che favoriscono l’attività del fegato, dei reni e del tratto intestinale14
  • Ha effetti benefici sulla digestione e promuove i processi di detossificazione dell’organismo14.
  • Favorisce la funzione escretoria dei reni15.

Composizione

Contiene numerose sostanze, tra cui olio essenziale (betulinolo), flavonoidi, tannini e acido betulinico. Le sue foglie, così come i rami e le radici, sono utilizzate nell’industria cosmetica e alimentare.

Silimax

Le varie parti di questo albero contengono sostanze che favoriscono l’attività del fegato, dei reni e del tratto intestinale, con effetti benefici sulla digestione e promuovendo i processi di detossificazione dell’organismo13.

Chlorella 

La clorella è una microalga d’acqua dolce il cui nome scientifico è Chlorella vulgaris Beijerinck. Il suo nome deriva dal greco cloro, che significa “verde”, e dal suffisso diminutivo latino -ela, che significa “piccolo”. 

Quali sono i benefici della clorella? 

I prodotti a base di clorella contengono numerosi nutrienti e vitamine, tra cui le Vitamine D e B12 che sono meno comuni negli alimenti vegetali. Gli integratori alimentari a base di clorella vengono prodotti e distribuiti in tutto il mondo; secondo alcuni studi scientifici, le sostanze in essa contenute possono avere effetti benefici sui livelli di zucchero e colesterolo16.

Quest’alga offre molti altri benefici, tra i quali:

  • Capacità di assorbire le tossine17.
  • Favorisce il naturale processo di detossificazione dell’organismo17.
  • Contribuisce al normale funzionamento della cistifellea, del fegato e dei reni, organi con funzioni detossificanti per l’organismo18.

La clorella contribuisce inoltre a mantenere la normale funzione del colon16 e a calmare l’irritazione della parete intestinale16, favorisce la crescita della microflora intestinale benefica16 contribuendo a espellere le sostanze dannose per la salute (come i metalli pesanti)16, e sostiene la vitalità e l’attività dell’organismo16.

Origine e composizione

La clorella, verde e di forma sferica, esiste sulla Terra da oltre 540 milioni di anni. È nota per il suo elevato contenuto di clorofilla, un pigmento che le conferisce il suo caratteristico colore verde. La sua particolarità è la capacità di riprodursi rapidamente attraverso la fotosintesi: ha solo bisogno di biossido di carbonio, acqua, luce del sole e piccole quantità di minerali.

Spirulina clorella

Si tratta di una delle specie in cui è stato rilevato il maggior contenuto di clorofilla; tra le sue caratteristiche si evidenzia inoltre l’elevata concentrazione e varietà di nutrienti essenziali per la vita, in particolare proteine (60%), vitamine e minerali.

Cardo Mariano

Il Silybum marianum (L.) Gaertn., comunemente noto come cardo mariano, è una specie appartenente al genere Silybum, della famiglia delle asteraceae. È una pianta erbacea annuale o biennale che può raggiungere i 3,5 m di altezza. Le sue foglie sono spinose e possono misurare fino a 40x12 cm, ma le dimensioni si riducono nella parte superiore del fusto. Fiorisce tra aprile e agosto.

Quali sono i benefici del Cardo Mariano?

  • Questa pianta viene consumata per favorire la digestione e la purificazione dell’organismo19, in quanto supporta la salute del fegato e contribuisce a proteggerlo19.
  • Il cardo mariano è in grado infatti di potenziare la capacità detossificante del fegato19.

Origine e composizione

Il cardo mariano è originario dei paesi mediterranei e dei paesi asiatici. Si può trovare praticamente in tutto il mondo, ma è diffuso soprattutto in Austria, Russia, Polonia, Crimea, Ucraina e Ungheria. È una pianta molto apprezzata per le sostanze in essa contenute; particolarmente degno di nota è uno dei suoi componenti, la silimarina, che viene estratta dai semi.

Silimarina

La silimarina è un complesso di flavonoidi il cui componente principale è la silibina. Il suo meccanismo d’azione è complesso e partecipa, a livello metabolico, ai processi che coinvolgono gli epatociti, ovvero le cellule che svolgono quasi tutte le funzioni del fegato

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Bibliografia

  1. Genuis SJ, Sears ME, Schwalfenberg G, Hope J, Bernhoft R. Clinical detoxification: elimination of persistent toxicants from the human body. ScientificWorldJournal. 2013 Jun 6;2013:238347. doi: 10.1155/2013/238347. PMID: 23844383; PMCID: PMC3691527.
  2. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 4303).
  3. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 2704).
  4. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 2437).
  5. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 2782).
  6. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 3912).
  7. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 3911).
  8. Boeing T, Tafarelo Moreno KG, Gasparotto Junior A, Mota da Silva L, de Souza P. Phytochemistry and Pharmacology of the Genus Equisetum (Equisetaceae): A Narrative Review of the Species with Therapeutic Potential for Kidney Diseases. Evid Based Complement Alternat Med. 2021 Mar 5;2021:6658434. doi: 10.1155/2021/6658434. PMID: 33747109; PMCID: PMC7954623.
  9. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 4316).
  10. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 4489).
  11. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 2570).
  12. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 3827).
  13. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 2638).
  14. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 2402).
  15. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 3737).
  16. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 2415).
  17. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 1798).
  18. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 1887).
  19. Extracted from the EFSA health claims application list, under evaluation (ID 3314).
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