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5 piante per ritardare l’invecchiamento in modo naturale

Per ritardare l’invecchiamento in modo naturale è necessario mantenere buone abitudini alimentari e uno stile di vita sano. Tuttavia, esistono piante che aiutano a ritardare il più possibile i principali segni dell’invecchiamento.

Ashwagandha

Questa pianta, conosciuta in tutto il mondo anche come “ginseng indiano”, è nota per i suoi effetti benefici tra cui l’aumento della libido negli uomini e della qualità dello sperma, e il miglioramento della funzione sessuale. Inoltre, ricerche farmacologiche1 hanno dimostrato che questa pianta riduce i dolori articolari.

Il dolore articolare è legato all’osteoartrite e rappresenta uno dei motivi principali per cui molte persone abbandonano l’attività fisica nel tempo. Per questa ragione la scienza sta valutando la possibilità di utilizzare l’Ashwagandha come trattamento naturale per la gestione di questi disturbi e di altre malattie simili2.

L’estratto di Ashwagandha, aiuta inoltre a ridurre lo stress e l’ansia, migliora la forza e la resistenza aerobica, aumenta la fertilità negli uomini e riduce il rischio di diabete3,4,5,6.

Ashwagandha

Astragalo

L'astragalus, o radice di Huáng Qí, è una pianta di origine cinese utilizzata da generazioni come rimedio casalingo. Si ritiene che sia in grado di allungare la vita e che abbia effetti benefici sul sistema immunitario, aiutando a contrastare i disturbi legati alle allergie e la stanchezza e a curare l’influenza.

L’astragalo è una famiglia che comprende oltre 2000 specie di piante; tuttavia, gli integratori disponibili in commercio utilizzano solo le specie Astragalus membranaceo7.

Si ritiene che ritardi l’invecchiamento poiché può essere utilizzato in caso di insufficienza cardiaca congestizia, nefropatia, sindrome da stanchezza cronica e allergie minori, oltre a tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue8.

Astragalus membranaceus

Uva

Questo famoso frutto non richiede molte spiegazioni; tuttavia, vogliamo concentrare l’attenzione sull’estratto dei suoi semi, che rappresenta la fonte più nota di proantocianidine9, una sostanza studiata come trattamento contro stress ossidativo, infiammazione e danni ai tessuti10.

La maggior parte dei suoi benefici è associata al flusso sanguigno, ma l’estratto di semi d’uva può anche migliorare la sintesi del collagene11. Per questo motivo si ritiene che aiuti a contrastare i segni dell’invecchiamento, poiché il collagene mantiene la pelle giovane e contribuisce all’elasticità di tendini e legamenti.

Vitis vinifera

Acerola

L'acerola è una bacca simile alla ciliegia diffusa in America centrale, il cui utilizzo tradizionale comprende il trattamento di tosse, raffreddore e dissenteria. Recentemente si è diffuso un forte interesse per l’utilizzo della vitamina C dell’acerola come integratore.

Vit C

Mirtilli

Uno dei disturbi più comuni con l’avanzare dell’età è il peggioramento della vista; integratori come l’estratto di mirtillo Visual PRO aiutano a mantenere la salute degli occhi.

Inoltre, i mirtilli, tra gli ingredienti contenuti in questo integratore, sono noti per essere ricchi di antocianine, un composto chimico che conferisce loro il caratteristico colore blu. Questa sostanza ha una forte componente antiossidante che favorisce l’eliminazione dei radicali liberi dall’organismo13.

Inoltre i mirtilli favoriscono la sintesi del collagene14, che svolge un ruolo fondamentale nel prevenire la comparsa di rughe, acne e altri segni di invecchiamento precoce.

Vaccinium myrtillus L.

Astragaloside IV e Cicloastragenolo di Astragalo

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Bibliografia:

  1. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32242751/
  2. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26306935/
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6979308/
  4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8006238/
  5. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30466985/
  6. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25796090/
  7. https://www.nccih.nih.gov/health/astragalus
  8. https://www.healthline.com/nutrition/astragalus#dosage
  9. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28914789/
  10. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28208630/
  11. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19446580/
  12. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0308814610001172
  13. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26515081/
  14. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22555620/
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